Il suolo

è una risorsa

non rinnovabile!

Il SUOLO è vitale per gli ecosistemi e gioca un ruolo fondamentale in diversi ambiti, come la depurazione delle acque e la produzione alimentare. Il suolo è anche la più grande riserva di carbonio a livello globale, con un elevato potenziale di rimozione dei gas responsabili dei cambiamenti climatici dall’atmosfera.

Purtroppo, la capacità del suolo di garantire un’adeguata produzione alimentare e di assicurare l’esistenza di biodiversità – così come di regolare i flussi di gas serra, acqua e nutrienti – è seriamente a rischio.

La piattaforma internazionale S.O.S. SOIL per il mantenimento della Sostanza Organica nel Suolo per tutelare una delle principali risorse vitali e non rinnovabili del nostro Pianeta è stata presentata a Bilbao il 7 ottobre 2019.

Obiettivo principale di S.O.S. SOIL è diventare un interlocutore di riferimento per le Istituzioni in merito ad una gestione corretta delle politiche di sviluppo sostenibile.

Questi i punti chiave:
– aumentare la sostanza organica nei suoli,
– incoraggiare una gestione più efficiente e consapevole dei nutrienti sui terreni agricoli,
– proteggere il carbonio stoccato nel suolo, 
– riducendone al minimo la perdita, lavorare sull’importanza che gioca il recepimento delle Direttive Europee a livello nazionale.

Il MANIFESTO in sintesi

DIALOGARE CON LE ISTITUZIONI

al fine di mettere in atto, attraverso gli strumenti salva-clima più adeguati,
una strategia di sostenibilità che agisca con le seguenti priorità

INCORAGGIARE

una più efficiente e consapevole gestione dei nutrienti nei terreni agricoli. Questo non porterebbe benefici solo al clima ma innalzerebbe anche la qualità di acqua e aria.

INCREMENTARE

la materia organica in tutti i suoli

GARANTIRE

che la commissione europea adotti la direttiva-quadro relativa al suolo

MINIMIZZARE

ulteriori perdite di carbonio da quei suoli coltivati che ne sono ricchi

CONSERVARE

un alto livello di fertilità dei suoli

PROTEGGERE

l’attuale riserva di carbonio presente nei suoli

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attore

di SoS Soil

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La sottoscrizione del manifesto “Save Organics in Soil” è aperta a organizzazioni, aziende, ONG, ricercatori e cittadini.
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SOS Soil

Save Organics

in soil

Rassegna stampa

ULTIMI AGGIORNAMENTI SUL PROGETTO

Tutte le notizie del progetto, leggi le news e la rassegna stampa con i comunicati.

#GiornataMondialeDelSuolo 2020 – 4° edizione

Online, 4 Dicembre 2020

Il CIC organizza in collaborazione con il Sacro Convento di Assisi l’evento "Dalla terra alla Terra, il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita".

ICAW 2020: dichiarazione stampa delle associazioni internazionali

Roma, 3-9 Maggio 2020

Il CIC promuove insieme alle principali associazioni internazionali la Settimana Internazionale della Consapevolezza del Compost (ICAW-2020)

#GiornataMondialeDelSuolo Il CIC parte da Assisi

Assisi, 5 Dicembre 2019

Dall’alleanza S.O.S. Soil al software per calcolare la carbon footprint: la difesa del suolo parte da Assisi

EU Mission on ‘Soil Health and Food’ – Public consultation

Brussells, Novembre 2019

Online la consultazione pubblica della Commissione UE sul tema della salute dei Suoli e della Sicurezza Alimentare.

Lancio Piattaforma S.O.S. Soil – Save Organics in Soil

Bilbao, Ottobre 2019

ECN e CIC presentano la piattaforma per tutelare una delle principali risorse non rinnovabili del Pianeta.
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MANIFESTO - SAVE ORGANICS IN SOIL

IL RUOLO DEGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
A livello globale, la necessità di preservare le funzioni del suolo è stata inserita tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) dell’agenda 2030, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015. Il SDG 15 pone tra gli obiettivi il ripristino dei terreni degradati e dei suoli, includendo target sulla qualità del suolo, la sua contaminazione, la gestione delle sostanze chimiche e i rifiuti. L’applicazione dei SDGs potrà rappresentare un efficace strumento per futuri provvedimenti sulla protezione del suolo in Europa.

I TERRENI ORGANICI DELL’UNIONE EUROPEA
Un Report Tecnico pubblicato a Novembre 2015 dal CE Joint Research Centre e dal Norwegian Institute of Bioeconomy Research ha evidenziato che l’emissione di CO2 dai terreni organici europei ammonta a 173 M ton CO2/anno: questo significa che l’Unione Europea è, dopo l’Indonesia e prima della Russia, il secondo produttore al mondo di emissioni dovute alla degradazione dei terreni organici, per la maggior parte di origine antropica.

LA TRANSIZIONE DELL’EUROPA VERSO L’ECONOMIA CIRCOLARE E GREEN
I dati di utilizzo del suolo a livello europeo, per quanto sottovalutati, mostrano un andamento annuale di circa 100.000 ettari di terra persi ogni anno a causa della crescita disordinata di insediamenti ed infrastrutture su suolo vergine. Secondo l’European Environmental Agency (EEA), il recupero dei terreni, riqualificando ad esempio siti trascurati e convertendo strade e parcheggi in spazi verdi o aree residenziali, può avere un impatto positivo sull’ambiente e supportare la transizione dell’Europa verso un’economia circolare e green.

RICERCHE UE E PROGRAMMI DI INNOVAZIONE
Il settimo Programma di Protezione Ambientale, entrato in vigore a gennaio 2014, riconosce nella degradazione dei suoli una sfida seria. Il Programma prevede che entro il 2020 il suolo
venga gestito sostenibilmente e adeguatamente protetto, e impegna l’UE e gli Stati Membri ad intensificare gli sforzi per ridurre l’erosione del suolo, aumentare la materia organica nei suoli e bonificare i siti contaminati.
Il conseguente Programma H2020 sottolinea l’importanza di aumentare la materia organica nel suolo come mezzo per migliorare la fertilità del suolo stesso, aumentare la produzione agricola e mitigare i cambiamenti climatici.
Tuttavia, solo pochi Stati Membri hanno emanato specifiche leggi per la protezione del suolo. Al momento, il suolo non è soggetto a un insieme completo e coerente di regole definite dall’Unione Europea.
Le politiche europee in alcune aree quali agricoltura, acqua, rifiuti, sostanze chimiche e prevenzione dell’inquinamento industriale, indirettamente contribuiscono alla protezione del suolo. Ma dal momento che queste norme hanno altri obiettivi, non sono sufficienti ad assicurare un adeguato livello di protezione del suolo europeo.

LA MANCANZA DI UNA STRATEGIA DI PROTEZIONE AMBIENTALE
La conclusione del rapporto recentemente pubblicato “Inventory and Assessment of Soil Protection Policy Instruments in EU Member State” (Febbr. 2017), commissionato dalla Commissione Europea, evidenzia che la mancanza di un unico quadro strategico Europeo non è coerente con gli obiettivi di un’Unione economica e politica che dovrebbe garantire uniformità di regole, assicurare uguali opportunità per tutti i cittadini ed imprese, con un comune livello di protezione della salute e ambientale.

NON ESISTE UNO STRUMENTO POLITICO EUROPEO COMPLETO
Secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, ci dobbiamo adoperare per un mondo neutrale alla degradazione dei suoli entro il 2030. La Commissione Europea vuole raggiungere un consumo netto di suolo pari a zero al più tardi entro il 2050. Eppure, non esiste ancora uno strumento politico Europeo completo necessario per raggiungere tale obiettivo in modo coerente e coordinato.